Padelle&Pignatte! E cosa sono??



Buon martedì a tutti!

La settimana è in marcia e noi corriamo con lei!

Oggi si parla di cucina!

Premetto che non sono esattamente quello che si può definire un osservatore imparziale. Di base, sono negata davanti ai fornelli: non so fare la spesa, dimentico sempre qualcosa, mi manca sempre un utensile, l’acqua bolle troppo o troppo poco, e alla fine brucio tutto.  Inoltre, odio con tutto il cuore quelli che in tv cercano di spacciarti l’arte del cucinare come qualcosa di estremamente semplice e veloce. I peggiori sono i bambini di Masterchef Junior: ma secondo voi esistono davvero? Alla loro età io nemmeno avevo il permesso di accendere il gas! Mah…

Ad ogni modo, nonostante la mia innata imbranataggine, credo sia necessario cercare di mantenere una alimentazione sana ed equilibrata. Non tanto perché sia “giusto” farlo, ma perché credo che il corpo sia la casa del mio cervello e del mio cuore, e io ci tengo alla casa, in ogni situazione.

Il mio ragazzo, cuoco sopraffino, si dispera ogni volta che mi vede armeggiare con padelle e pignatte. Questa estate, mi ha preparato la marmellata con un sacco di frutta che avevo in casa. Me l’ha lasciata in custodia per un quarto d’ora, tempo che lui uscisse a fare una commissione. Io dovevo solo girarla mentre bolliva mestamente nella pentola. La maledetta si è bruciata! Ma bruciata a tal punto che la pentola non è più venuta pulita e abbiamo dovuto buttarla via! In casa c’era molto fumo e odore di bruciato, magari dovevo accorgermi che aualcosa non andanava. Ma stavo leggendo l’oroscopo e mi sono un attimo distratta…!

Ieri sono stata in libreria e mi sono comprata un bel libro di cucina con centinaia di ricette. Vediamo se la situazione migliora…!

Oggi voglio condividere il segreto di una talpetta per far venire bene i decotti e i budini. So che non sono di primaria necessità, ma sono le ricette più semplici alle quali mi sono avvicinata ultimamente e che mi sono riuscite senza che dovessi imprecare per settimane davanti a fornelli in fiamme e carbone.

Iniziamo dal decotto. Termine particolarmente trendy per definire una tisana che bolle con fiore e foglie. Prendete una tazza di acqua e buttatela in una padella alta, mi raccomando, non basse altrimenti non viene. Mettete dentro un cucchiaio di quello che desiderate. Io ieri mi sono lanciata su malva e calendula, perfette per il colon irritato e i bruciori di stomaco. Coprite con un coperchio e aspettate che bolla. Come si fa a capire che bolle? Lo sentite dal rumore: sembra quasi che la pentola stia sputando, diciamo, in rapida successione. Dopo che ha bollito per un paio di minuti, magari non più di 2, spegnete il fuoco. Mettete un setaccio sopra la tazza che volete usare e versate lentamente. In questo modo eviterete di scottarvi. Mettete di nuovo il coperchio sopra la tazza per dieci minuti e poi bevete. Dopo i pasti + l’ideale, aiuta a digerire e a calmare lo stomaco e il pancino.

Come fate a sapere se il fuoco è accesso? Ascoltate il rumero che fa. Iniziate assistiti da qualcuno, ricordate bene i rumori che fa almeno un fuoco in base alla potenza della fiamma. Io nemmeno mi avvicino più a cercare di guardare, solo ascolo.

Per il budino, prendete mezzo litro di latte, una bustina dei budini tipo Cameo o quello che preferite, tre cucchiai di zucchero e versate il tutto dentro una pentola. Girate sempre, costantemente, finchè non è ben amalgamato. Poi mettete sul fuoco medio e aspettate, sempre girando come delle trottole, che bolla. Una volta raggiunto il bollore, continuando a girare, aspettate tre minuti. Poi versate in una terrina o in uno stampo di silicone. Non fate come me: ho provate a mettere il composto nello stampo per torta con il bordo apribile. Ovviamente, è uscito tutto. Mentre producete il budino, girate, girate, girate come se la vostra unica aspirazione nella vita fosse quella di girare impasti di budini. Così non verranno grumi. Quando il composto è abbastanza freddo, mettetelo in frigo almeno per 4 ore. Non fidatevi dei cartoncini illustrativi: sono ingannevoli e vi ritroverete con un budino moscio. Che immagine orribile!

Alla fine, andate al rubinetto generale del gas e chiudetelo. Fondamentale.

Che io dia consigli di cucina è verosimile come un cammello che si mette a ballare la salsa in cima all’Everest. Pertanto, declino ogni responsabilità se doveste combinae qualche guaio!!!

Non vedere bene non significa non poter stare davanti ai fornelli. Io sono negata e non mi piace, ma sono sicura che nell’esercito delle  talpette militano moltissimi cuochini e cuochine di lusso! Quindi andate a spignattare e divertitevi!


XOXO