Trucchi per muoverci!






Buon giovedì a tutti!

Finalmente siamo a giovedì! Il giorno del pre-weekend! Avete già dei programmi? Io parto domani pomeriggio per fare una gara a Ferrara sabato!

Stamattina sono andata in giro per tribunali, un momento davvero emozionante, come potrete immaginare. Come al solito, ho preso il tram, poi la metro, poi di nuovo la metro per venire a studio e dopo farò il percorso al contrario.

Vorrei, in questo post, organizzare una specie di prontuario che elenchi e descriva tutti i trucchetti che utilizzo per aggirarmi per Roma e sui mezzi, senza rischiare (troppo) di farmi male.  Si tratta di piccoli stratagemmi che ho imparato nel corso del tempo, provando e riprovando, rischiando spesse le penne, ma che alla fine, a furia di elaborazioni e colpi di genio, si stanno dimostrando utili e validi.

Cominciamo col dire che, se dovete uscire di casa per affrontare sempre lo stesso percorso, come casa-lavoro, per esempio, la prima cosa da fare è quella di farvi accompagnare, in un momento di calma, da qualcuno, così da percorrere il cammino insieme. Ricordate tutti i maggiori ostacoli e tutti quei punti di riferimento che possono esservi di aiuto, come ad esempio cabine del telefono o i percorsi bianchi per terra per non vedenti. Disegnate nella vostra testa, ma perche no, anche fisicamente su carta, una mappa di tutto quello che dovete seguire e tutto quello che dovete evitare, così da raggiungere la vostra meta. Una volta fatto ciò, percorrete da soli la vostra strada e segnatevi tutte le difficoltà che incontrate, così da conoscerle in seguito e cercare di schivarle.

Per i marciapiedi, invece, a Roma sono abbastanza fortunata: da un lato, hanno una linea bianca all’estremità che mi consente quasi sempre di vedere dove finisce il cemento e inizia la strada, dall’altra, però, sono tutti distrutti, e ormai dopo sette anni di permanenza a Roma, ho le caviglie conformate alle storte che prendo quotidianamente. L’osteopata, quando mi visita, mi chiede che cosa abbia fatto. Io nemmeno ricordo tutte le volte che mi faccio male, perche davvero, sono talmente tante che non ci bado più.

Per gli attraversamenti pedonali, invece, trovare le strisce non è facile. Ma, come sempre, prima di affrontarle da soli, percorrete il cammino con qualcuno e ricordate i punti di riferimento che possono indicarvi dove si trovano. Come fare, poi a sapere se è verde, se non c’è il pulsante che avvisa quando possiamo passare? Se c’è un semaforo, vuol dire che ci sono due strade che si incrociano, con circolazione alternata a seconda che sia verde o rosso per le auto. Non vedendo la luce del semaforo, faccio affidamento sull’udito, in primis, cercando di capire quale strada sta facendo procedere le auto. Se le auto della strada che devo attraversare sono in movimento, vuol dire che per me è rosso. Se quelle stesse auto sono ferme e nello stesso tempo stanno procedendo quelle della strada che incrocia la mia, allora è verde. Capire se le auto sono in marcia o meno mi dà molta più sicurezza che cercare una luce che probabilmente non riuscirò mai a vedere.

Per le scale della metro, invece, o seguite con il bastone i percorsi per non vedenti, così da sapere dove iniziano i gradini, oppure fate come me che il bastone non lo uso. Prendete come punto di riferimento il corrimano della scala, contate i gradini e ricordatevi il numero di essi, mi raccomando. Le scale non cambiano, soprattutto in un Paese dove la ristrutturazione delle infrastrutture sta a zero. Gli scalini che contate oggi saranno quelli per molto, moltissimo tempo.

Lo so: stiamo parlando di uno sofrzo  mnemonico non indifferente. Chi vede bene non ha idea di cosa vuol dire ricordare una città intera a memoria, nel particolare, i suoi ostacoli, le sue barriere e tutto quello che ci protrebbe aiutare o fare male nell corso del nostro cammino. Tutto sommato, però, è un metodo che fnziona. In mancanza di altri aiuti, posso dire che finora mi sono trovata discretamente bene. Poi, a Roma soprattutto, gli imprevisti sono all’ordine del giorno e a volte non capita di incontrare qualcuno di gentile che ti dica che cosa sta succedendo. Pertanto, come al solito, dobbiamo arrangiarci. Non è facile, ma i risultati ci sono.

Fateemi sapere come vi orientate voi, ovviamente sono sempre disponibile a qualsiasi tipo di suggerimento e consiglio, dato che non se ne sa mai abbastanza!

XOXO