Art. 1 Cost: L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro dei volenterosi e dei duri!



Buonasera a tutti!

Dopo richieste via email, parlo di lavoro. 

La situazione lavorativa in Italia è piuttosto difficoltosa, si tratta di un mondo dove pochi riescono a trovare lo sbocco interessante.

Ma a noi di tutto questo non importa niente. 

Sento con dispiacere, troppo spesso, che si pone sempre la domanda al disabile di qualunque genere se e come vuole entrare nel mondo del lavoro. Che cazzata. Certo che vuole e deve entrare a far parte del braccio produttivo del Paese, altrimenti cosa fa durante la giornata? Se hai un handicap non è detto che tu voglia lavorare. E chi lo ha deciso? Io vedo il lavoro non come una attività giornaliera per la quale viene corrisposta una retribuzione (o almeno così si vorrebbe!). Io vedo il lavoro come quella attività personale che contribuisce quotidianamente al miglioramento delle condizioni di questo Paese. Pensateci: l'impiegato in ritardo, lo sportello lento, la segretaria acida... Secondo me, sono tutti esempi di cattivo lavoro. Se non hai voglia, stai a casa e lascia il posto a chi interessa davvero partecipare al progresso di questa nazione maltrattata anche da questi comportamenti indecenti. 

Appurato che il disabile deve lavorare e rendersi unico artefice della propria vita economica, vi dico anche perchè. Non per tirarcela, ma diciamo la verità: ne passiamo di tutti i colori, ogni giorno, giorno dopo giorno, siamo dotati di grandissima determinazione e  della calma di chi sa che è normale faticare per ottenere certi obiettivi. Siamo i lavoratori perfetti. 

Detto questo, come si fa? 

Esistono le liste di collocamento. So dirvi molto poco, non me ne sono mai interessata. Se chiamate l'Inail o l'Inps, vi sapranno dire tutto. Si tratta di elenchi veri e propri, di persone con disabilità. Non so come vengano compilati, come si organizzi la graduatoria e a chi si dia precdenza. Scusate, ma questa alternativa mi ha sempre lasciata indifferente. Credo che queste liste siano da lasciare libere per coloro che hanno un gravissimo handicap, come ad esempio le persone con ritardo mentale, e loro sì che hanno un muro davanti quando vanno a fare colloqui. Quindi, vediamo di non ingigantire i nostri problemi ed essere persone sensate. 

In primo luogo, in fondo a questo post trovate un modello di CV. é quello che uso io e finora ha funzionato benissimo. Ne esistono di molti tipi. Io ho trovato questa combinazione e me ne sono affezionata. 

Poi, vi consiglio fortemente di studiare. Non fermatevi al liceo. Non fermatevi a quello che vi insegnano ma cercate di più. é vero che partiamo un filino svantaggiati, quindi dobbiamo diventare indispensabili e unici, qualificati e in gamba. Per esempio, appronfondite l'inglese, fate un corso serio di informatica, lanciatevi su una attività culturale. Qualsiasi cosa  vi piaccia, vi interessi e contemporaneamene vi distingua dalla massa, va benissimo. 

Andate all'università, chi ne ha la possibilità, frequenti una università all'estero. Dobbiamo aprire i nostri orizzonti e andare alla scoperta di nuove frontiere da attraversare e proseguire oltre. Io ho fatto giurisprudenza. Tornassi indietro, farei medicina con specializzazione in psichiatria. Mi rendo conto che sarebbe stato molto difficile sotto tutti i punti di vista, ma credo che sarebbe andata bene. Comunque sia, anche a giurisprudenza me la sono cavata bene, nonostante la continua guerra per arrivare a studiare come tutti. Non fatevi abbattere dalle difficoltà: ne incontrerete infinite. Ma ogni difficoltà superata, è un punto in più per voi nella scala dell'autostima e della determinazione. Pensate a cosa vi piace fare, cosa vi interessa, cosa non fate fatica a imparare, trovate l'università che meglio insegna quella materia e andate. Innanzitutto, deve piacervi quello fate, altrimenti è una frustrante tortura quotidiana. 

Finita l'università, è ora di vedere cosa c'è fuori. Vanno benissimo gli stage, che vi consentono di ottenere esperienza professionale al vostro livello. Moltissimi sono pagati, quindi niente di meglio. 

Come fare a sostenere un colloquio di lavoro? Al momento della chiamata, sarete stressati, emozionati, in ansia e pieni di paura. Una volta entrati nella stanza dell'intervista, dimenticate tutto. Dimenticatevi anche di voi, chi se ne frega. Andate a braccio dicendo la vostra verità, decorando anche un pò la vostra figura (ma attenti a non esagerare!). Tutte le persone da cui ho fatto colloqui o che comunque mi hanno esaminata, mi hanno detto che quello li ha più colpiti di me, oltre al mio CV pieno zeppo di qualifiche, è la determinazione e l'animo spigliato. 

Andate al colloquio pensando di essere leoni, non carne per hamburger. Non siete sul menù, sono loro il vostro prossimo pasto.

Ci vuole un pò per arrivare a una buona dose di autostima, a volte anni. Fate pratica con amici e parenti e nel frattempo, lanciatevi su attività che vi fanno sentire Dio. La stessa adrenalina che sentirete durante quell'attività, la ricorderete per sempre e saprete tirarla fuori al momento opportuno. 

Sorridete, siate aperti, non tiratevi indietro davanti a domande su come organizzare la vostra vita lavorativa, conciliando le esigenze fisiche. é giusto che il capo chieda questo: dopotutto, lui lì lavora come una bestia e vuole risultati da tutti. 

Partite, poi, con le risposte già pronte. Se non vi sentite in grado di improvvisare, pensate a queli possono essere le domande più scomode e preparate risposte serie, realistiche, ottimistiche e certe. Non avrete difficoltà mentre parlate e darete l'impressione di essere una persona che si sa organizzare. 

Dobbiamo essere noi l'esempio da seguire, il target a cui ambire. Siamo gente tosta, anche chi ancora non sa di esserlo. Rinunciare al lavoro equivale a darla vinta a tutta quella massa di idioti che crede e ci fa credere che valiamo meno di tutti e quindi non è il caso che ci buttiamo anche noi nel mondo reale. Se poi, invece, non lavorate perchè avete sposato un milionario e volete passare la vita solcando gli oceani su uno yacht, vi chiedo: c'è posto per me??? HAHAHAHAHAHAH 

XOXO

MODELLO CURRICULUM VIAE

Nome e cognome
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Nazionalità                                                     Data di nascita
Stato civile                                                 Luogo di nascita

ATTIVITA' LAVORATIVA
Se presente, altrimenti non scrivete proprio questa parte. 

mar. '09 - lug. '12      Attività X presso lo studio Y di Milano

STUDI

sett. '01 - giu. '06       Liceo, voto maturità

sett. '06 - mar. '08      Università, tesi in..., voto

giu. '08 - dic. '08         Corsi di specializzazione X presso Y

COMPETENZE LINGUISTICHE

Inglese:   certificato IELTS
Francese: certificato di scuola di lingue

COMPETENZE INFORMATICHE

Browser...
Sistemi...
Programmi particolari...

INTERESSI

Chi sono, cosa mi piace fare, cosa mi spinge oltre i miei limiti, in questa parte dovete sembrare Superman versione università. 6 righe max. 

Disabilità visiva del X%