Onori alla Polizia Italiana!






Buon venerdì a tutti!

Sembra strano, ma anche per questa settimana siamo arrivati al weekend! Personalmente, allenandomi e studiando tutti i santi giorni, il lunedì è uguale al sabato, il martedì al venerdì, quindi mi cambia molto poco. Ma mi rendo conto che, per tutti coloro che hanno una attività che si interrompe a fine settimana, per poi riprendere il lunedì seguente, questo è un giorno di gloria!

Oggi vi racconto un piccolo fatto che è capitato ieri. Niente di drammatico, ma posso finalmente affermare Viva la Polizia!
Tutti i giorni prendo la metro a Piazzale Flaminio, a Roma. Per orientarmi, mi aiuto seguendo i percorsi bianchi sul marciapiede. In questo modo, so sempre esattamente dove sto andando e devo badare solo a non schiantarmi sulle persone che mi circondano. Mi dà anche un riferimento preciso sugli ostacoli, come le scale, che dovrò superare.

La mattina, tutto tranquillo. Il pomeriggio, invece, da qualche settimana, prolifera una piccola colonia di venditori abusivi, con tavolini e teli stesi in terra. Non ho idea di che cosa vendano, però sono assolutamente certa che si tratti di ambulanti senza permessi.

E dove dovrebbero posizionare le loro postazioni, se non sui percorsi bianchi che seguono i non vedenti?????

Il primo giorno, me la sono cavata con un lieve rifilo al tavolino. Non me lo aspettavo, quindi ho fatto uno scatto felino per evitarlo. Il secondo giorno, sapendo che cosa mi aspettava, mi sono tenuta un po’ più larga, e ho colpito un passante innocente: per schivare gli abusivi, ho urtato un poveretto che si faceva gli affari suoi.

Ieri, pensando di essere in ritardo, di avere un sacco di cose da fare e tutto quello che mi gira in testa, non sono stata sufficientemente pronta: ho preso in pieno il tavolino dell’ambulante, che era piazzato precisamente sul percorso per ciechi. Ha traballato un po’, nessun danno reale, a parte una botta sulla mia gamba (quei maledetti tavolini sono taglienti come lame).

Ovviamente, però, il venditore delle cianfrusaglie, si è irritato e ha cominciato a urlarmi di tutto, in italiano e ho capito che mi ha dato della stronza, poi nella sua lingua (presumo nordafricana) e li ho perso il filo del discorso.

Inizialmente, mi sono sentita in imbarazzo: c’erano un sacco di persone a piazzale Flaminio in quel momento e uno che ti grida contro di tutto non passa ceerto inosservato. Poi mi sono ricordata che non era proprio colpa mia, mi sono saltati i nervi e una volta tornata a casa ho chiamato la polizia.

Sorvolando sul fatto che si trattava di un venditore abusivo, probabilmente senza permessi per soggiornare in Italia, posizionato in una zona bellissima di Roma e pertanto provocante  un disturbo anche  dell’estetica della piazza, ho chiesto al poliziotto al telefono di spostare quelle persone, perché purtroppo, per un utente disabile visivo, quei percorsi bianchi sono essenziali e trovarci sopra ostacoli di qualsiasi natura comporta un impedimento notevole. Oltretutto, seguendo sempre le regole, rispettando sempre qualsiasi tipo di dovere, sentirmi dare della stronza da un tizio che non ha alcun diritto di trattarmi in quel modo,  solo perché da ipovedente grave gli ho urtato il tavolino, davvero mi fa uscire dalla grazia di Dio.

Credo che non sia il venditore ambulante ad essere sbagliato. È sbagliata la politica italiana dell’assoluta accettazione di tutti gli immigrati, che li porta solo ad essere abbandonati. Che senso ha accogliere tutti se poi abbandoni tutti al loro destino? In questo modo crei unicamente poveri, se non poverissimi, che dovranno necessariamente rivolgersi al malaffare per sopravvivere. In più, si crea un forte malcontento dei locali, che si sentono oppressi da una politica che apparentemente si piega solo alle necessità dello straniero. È un terribile circolo vizioso che sta facendo salire drasticamente il livello di intolleranza e non penso sia un fenomeno da sottovalutare. L’odio sociale ha causato tantissime guerre in passato, e vogliamo dire che oggi siamo tutti sereni e aperti al prossimo? Da quello che sento e vedo ogni giorno, siamo al paradosso del  cane mangia cane.

Ad ogni modo, il poliziotto ha capito perfettamente la difficoltà che ho incontrato e ha provveduto ad inviare una pattuglia  sul posto. Stamattina non c’era più alcuno ostacolo sul percorso! Posso finalmente continuare a seguire le linee in modo abbastanza certo e pensare che sul mio cammino non si nascondano problemi di venditori e banchetti!

Messaggio ai lettori: se in giro per la città, o negli uffici pubblici oppure ovunque vi troviate, incontrate degli ostacoli, come quello che ho incontrato io in queste settimane, non esitate a rompere i coglioni al mondo per far rimuovere quel problema.

Non siamo utenti e cittadini di serie B. Ci ammazziamo di fatica, viviamo pericolosamente ogni giorno perchè il nostro Paese non ha idea di che tipo di difficoltà abbiamo, pertanto abbiamo il diritto, come tutti, di chiedere l’intervento delle autorità per eliminare quelle che sono le problematiche di noi talpette. A volte sarà una cosa rapida, altre volte ci vorrà tempo, altre volte ancora non accadrà niente e continueremo a sbattere la testa contro i muri perché nessuno si impegna. Però, secondo me, ne vale assolutamente la pena. Siamo qui, viviamo, studiamo, lavoriamo, oltrepassiamo ostacoli apparentemente impossibili per arrivare dove vogliamo: meritiamo di essere ascoltati e soddisfatti nelle nostre esigenze fondamentali, come, ad esempio, quella di muoverci in maniera sicura.

Andate nel mondo e rompete le palle a tutti, anche al Presidente della Repubblica se necessario, per ottenere quello che ci spetta.

PACE!

XOXO