Buon lunedì a tutti!
Giornata finora stranamente tranquilla nella Capitale… che
sia la quiete prima della tempesta? Tutto procede entro canoni di normalità, se
solo fosse possibile utilizzare il termine “normale” per tentare di descrivere
Roma!
Lo scorso sabato sera c’è stata la Notte dei Musei, a Roma e
in molte altre città italiane. Molti siti archeologici e museali restavano
aperti fino alle due del mattino, mostrando finalmente i propri tesori sotto la
luce fatata della notte. Trattandosi di roba vecchia, ci sono andata!
Tra le tante attività offerte, tra cui spettacoli, concerti e
incontri, di certo l’esperienza più interessante è stata quella della
passeggiata dei Fori Imperiali in notturna. Già incantevoli di giorno, di notte
assumono un’aria surreale, magica, trascendendo dalla follia che li circonda.
Giusto accanto, anche i Musei Capitolini ospitavano una
mostra e accoglievano visitatori assetati di meraviglia. Devo dire che vedere
la testa di Medusa con i serpenti che sembrano vivi, i lottatori, Marco Aurelio
a cavallo e il colosso di Costantino illuminati da quei bellissimi lampadari
che di giorno non si notano, è qualcosa di stupendo, quasi senza paragoni. Nel
gironzolare per il museo che già credevamo di aver visto in tutti i suoi angoli, siamo capitati all’affaccio sui Fori.
Nemmeno sapevo che ci fosse! Se siete a Roma, dovete obbligatoriamente andare a
palazzo Caffarelli, sede dei Musei Capitolini, e andare a quello che viene
chiamato il Tabularium. Si tratta di una galleria che porta a una specie di
terrazza mozzafiato che si apre sui Fori. Davanti a voi trovate il Tempio della
Concordia, quello di Saturno – sede dell’Erario - , l’Arco di Settimio Severo,
in lontananza il Tempio di Castore e Polluce e quello delle Vestali. Di notte,
solo i monumenti sono illuminati e lo spettacolo non ha assolutamente eguali.
Ovviamente, trattandosi di un evento piuttosto raro, tutta Roma
si è riversata per le strade ed eravamo
davvero tantissimi. Oltre a una marea di turisti, è stato bello vedere la
cittadinanza unirsi durante una manifestazione così simpatica.
Guardando lo spettacolo dei Fori e pensando a quante persone
c’erano in giro, non ho potuto fare a meno di chiedermi se oggi stiamo
realmente andando avanti nel vero progresso
della società. Tutto quello che hanno fatto i romani, ad esempio, è
stato fatto per la grandezza, per il potere, per dimostrare di essere i migliori.
Roma era un faro nella notte, e brillava nonostante la mancanza di quelle
capacità tecniche e tecnologiche di cui disponiamo oggi.
Quanto meglio potremmo fare noi? In un periodo in cui si
pensa di spegnere il Senato, che ancora vive nel palazzo della Curia dentro i
Fori dopo quasi duemila e cinquecento anni, rendendo questo Paese una dittatura
costituzionalizzata, quando le eccellenze giovani che abbiamo non riusciamo a
impiegarle e renderle davvero utili nel Paese ma le soffochiamo, costringendole
a restare morendo di fame oppure ad andarsene con mille remore, non posso fare
a meno di domandarmi, ma che cavolo stiamo facendo noi che sarà ricordato nella
storia?
Secondo me, il significato della vita si misura utilizzando
come metro il valore di ciò che si è costruito durante il corso di essa. Se non
abbiamo fatto niente o peggio, abbiamo contribuito a distruggere qualcosa di
positivo, probabilmente la nostra vita è stata solo uno spreco di tempo e
spazio. Se al contrario, abbiamo utilizzato le nostre energie, il nostro
impegno e le nostre risorse per la costruzione di qualcosa di buono e positivo
non solo per noi stessi, di utile e duraturo, non dico che di certo saremo
ricordati alla stregua di Giulio Cesare, ma almeno il nostro passaggio non sarà
sprecato!
Quindi, quando sarete nel dubbio davanti a una decisione,
fatevi questa domanda: ”Ci sarà un miglioramento per me o per gli altri?
Contribuirò a costruire qualcosa di intelligente?”.
XOXO