Life in Tandem!



Ciao a tutti!

Ma quanto è bello andare in bici con la bella stagione? Sarà anche che piove e che maggio quest’anno sembra ottobre, ma una bella pedalata all’aria aperta tra alberi e cespugli non ha eguali!
Per noi talpette è però un  po’ difficoltoso andare in bici da soli, ma ecco che la tecnologia (non proprio recentissima) ci viene in soccorso: vi presento il TANDEM!
Io e il mio ragazzo lo abbiamo affittato da Top Bike Rental  qui a Roma, un noleggio bici su via Labicana che in realtà è un hangar gigantesco pieno zeppo di bici, tandem e tridem di ogni forma, genere e costo. Abbiamo preso il tandem base, essendo dei veri inesperti del settore e ci siamo lanciati una bellissima gita dal Colosseo fino in fondo al parco degli Acquedotti sulla Appia Antica.
Inizialmente eravamo un po’ titubanti: non è semplice trovare l’equilibrio e la sincronia e si prende subito velocità. Abbiamo fatto a piedi il tratto che va da via Labicana fino all’incrocio con il Circo Massimo. Era sabato e c’era il mondo a piedi davanti al Colosseo. Da viale delle Terme di Caracalla abbiamo preso coraggio e ci siamo lanciati sui 300 m di ciclabile davanti al sito archeologico. Devo dire che è davvero bellissimo andare in bici!
Dalle Terme si scende fino alla porta di San Sebastiano e ci si avvia sull’Appia Antica. Quasi non ci sono auto, ma state comunque attenti. Si sa che a Roma gli automobilisti vincono un premio se stendono i ciclisti.
Dopo un piccolo tratto, si arriva alle catacombe di San Callisto. Fermatevi e andate a visitarle. Non ero mai stata dentro una catacomba e l’impressione è incredibile. Si può scendere solo al primo piano sottoterra e si cammina tra i corridoi circondati da loculi di ogni grandezza e piccole cripte e cappelle. In una di queste cappelle, addirittura, si celebrano ancora messe. La guida ha detto che da secoli non ci sono resti di cadaveri ma mia mamma, che ha visitato il sito negli anni ’70, si ricorda di aver camminato anche lei nel primo piano sottoterra e di aver visto dentro i loculi i resti delle ossa più grandi.
Sinceramente non l’ho trovato né un luogo macabro né soffocante. La temperatura è fresca, i soffitti altissimi e, cari miei, anche noi finiremo nello stesso modo. Non ci vedo niente di sconvolgente. Anzi, al contrario, lo trovo confortante: è bello organizzare tutto, dalla nascita al riposo.
Una particolarità che mi ha fatta commuovere, invece, è stata una iscrizione antichissima di un padre che augurava in latino alla figlia adolescente un buon viaggio e la riempiva di baci. Le aveva anche inciso un sacco di cuoricini sulla lapide in marmo. Seriamente, per poco non mi mettevo a piangere.
Fuori dalle catacombe, invece, trovate un bellissimo prato che guarda Roma dove potete sedervi, mangiare qualcosa e godervi lo spettacolo.
Proseguendo dalle catacombe verso l’Appia, abbiamo attraversato un parco bellissimo con un viale alberato dove si corre benissimo in bici! Però non ci fate troppo l’abitudine: l’Appia ha ancora la pavimentazione romana – o meglio, ciò che ne rimane. Quindi preparate il coccige a botte forti e fortissime.
Attenzione che in findo al viale alberato delle catacombe c’è una discesa ripidissima che porta direttamente sulla strada trafficata. Evitiamo di schiantarci nei primi chilometri di gita!
Siamo così entrati ufficialmente sull’Appia Antica. Uno spettacolo senza paragoni. Subito, però, ci siamo fermati perché abbiamo incontrato il mausoleo di Massenzio. È un posto bellissimo, con i resti del mausoleo che ancora è perfettamnte conservato e un bellissimo prato dove si svolgevano dei giochi in epoca romana. Potete sdraiarvi e vedere quanto la vita sia cambiata di poco nei millenni, mentre spennate una margherita facendo “m’ama o non m’ama”. In generale non mi piacciono le margherite, mi sembrano dei piccolo fiorellini mercenari. Ma mi è uscito “m’ama”, quindi non mi sono sembrate inopportune.
Dal mausoleo procedete dritti sull’Appia, scassandovi un po’ il sedere sulla pavimentazione romana e vi lanciate tranquillamente una zona di Roma che sembra lontanissima dalla città trafficata e isterica.
Per chi non è di queste parti, l’Appia Antica è la strada delle super ville, tra alberi, pietre miliari, resti romani e campi con pecore al pascolo.
C’è una pace che non è facile trovare in questo delirio sfasciato di città e fa davvero piacere lasciare il circo ogni tanto, senza nemmeno allontanarsi troppo!
Abbiamo pedalato per 18 chilometri verso fuori, passando tra animali, ciclisti, ristorantini, ville e rovine dell’Antica Roma. Meraviglioso.
Poi abbiamo pedalato per altri 18 chilometri verso la città per rientrare. È tutta strada pianeggiante, a malapena si sentono queste distanze. Ciò che si sente, invece, sono le buche della pavimentazione romana.
Prima di rientrare al noleggio, però, siamo scesi al Circo Massimo. Non c’era molta gente e così ci siamo lanciati in una corsa sfrenata intorno al campo, emulando le antiche corse con le bighe. La gente ci guardava incuriosita perché probabilmente non è cosa solita vedere un tandem a tutta birra che corre intorno al Circo! Ammetto che è stata la parte più divertente della giornata! Dovrebbero riaprire il Circo Massimo agli sport, magari promuovendo attività particolari come ad esempio la corsa in tandem. Ci sarebbe da morire dal ridere.
Dopo aver dato spettacolo ed esserci presi gli onori del pubblico, siamo rientrati tranquillamente. Certo che però le macchine ti passano proprio a un centimetro dalle gambe…
Quindi ragazzi, se vi va di fare una bella pedalata, trovate qualcuno, un amico, fratello, ragazzo o qualcosa di simile, date 25€ in totale per tutta la giornata, acqua e panino nello zaino, e via a correre in bici!

XOXO