Buongiorno a tutti
Tra terremoti, elezioni, referendum e disgrazie varie ed
eventuali, oggi non ho proprio voglia di parlare di qualcosa di serio. Quindi,
andiamo di chiacchiere vanitose.
La notizia che sconvolge il mondo è la seguente: ho cambiato
colore di capelli. Da bionda pannocchia sono passata a un rosso chiaro che
personalmente adoro.
Immagino che da adesso la vostra esistenza non sarà più la
stessa.
Voglio scrivere, come le hair guru, che si trovano online
della storia della mia chioma, dagli albori a oggi.
Parto subito dicendo che sin da bambina ho sempre desiderato
tingermi i capelli. Non so perché, ma mi piaceva l’idea di avere ogni tanto un
colore diverso in testa. Non ho mai sognato niente di pazzesco del tipo capelli
verde ramarro o rosa Peppa Pig, però il cambiamento è sempre stato nell’aria.
Il mio colore è un miscuglio senza senso di biondo cenere,
rosso scuro, castano smorto con riflessi verde oliva. In più, non mi spiego il perché,
ma ho sempre avuto una ciocca biondo platino in fronte. A corredo del
disgustoso quadretto di colori informi, le mie sopracciglia hanno sepre avuto
un colore diverso da quello della parrucca.
Questo mix caleidoscopico di colori non mi piaceva, così a 17
anni ho comprato al supermercato uno schiarente industriale e mi sono messa all’opera.
Il risultato è stato inquietante: i capelli erano diventati arancione Fanta!
Poco male: due giorni dopo ci ho fatto sopra la tinta biondo platino.
Ovviamente, non andavo dal parrucchiere. Era mia mamma che con santa pazienza
si metteva a spennellarmi i capelli con quei prodotti che probabilmente
potrebbero sverniciare la carrozzeria delle auto.
Da lì in poi ho usato di tutto. Parliamo sempre di prodotti
da supermercato, aggressivi da paura e non molto professionali.
Verso la fine dell’università nel 2013, avevo anche preso ad
andare in un salone a farmi la tinta bionda, però di punto in bianco i prezzi
erano schizzati alle stelle (il parrucchiere grazie ad amicizie particolari
aveva iniziato a scrivere per non so quale rubrica e aveva cominciato a
tirarsela parecchio), così dovetti tornare alle tinte per profani. Abbandonare quel
salone alla fine non fu traumatico: entravo ma non sapevo quando sarei uscita…
era tutto così lento! Non si possono passare quattro ore e mezza dal
parrucchere per una tinta idiota.
A un certo punto sono venuta a conoscenza di una specie di
scuola per parrucchieri in Prati dove, se ti facevi fare il lavoro da uno
studente, spendevi meno. Da giovane quasi-professionista in cerca di lavoro
quale ero e sono tutt’oggi, mi sembrava carino dare l’opportunità a un
apprendista di imparare lavorando. E poi spendevo meno. Tornata dalla Calabria
nel settembre 2015 mi ero ritrovata con un biondo da cartone animato in testa,
a causa del sole e del sale, per non parlare dello shampoo brutalmente
aggressivo e del calore dell’asciugacapelli. Così sono tornata nella scuola chiedendo
un biondo un po’ più scuro, mielato, meno platino e quindi meno
fantascientifico. L’insegnante degli apprendisti (la classica nana bruttina
invidiosa) mi ha fatto mora con riflessi viola. In più, sotto luce artificiale,
i capelli erano uniformemente color prugna. Una cosa terrificante. Non potevo
prendermela con gli studenti, dato che il colore lo preparano gli insegnanti e
quando sono tornata a lamentarmi di quello che mi avevano combinato, hanno
avuto il coraggio di dire che mora sul viola equivale a biondo scuro.
Meno male che sono io ad avere problemi di vista!
Me ne sono andata inferocita. Un ragazzo molto simpatico di
un bar in Prati mi diede il numero di un parrucchiere a suo dire bravo alla
Balduina. Sarei andata anche dall’elettrauto per farmi togliere quel colore
dalla testa, così ho accettato e sono andata.
Pino, parrucchiere eccezionale che si trova in via Marcantonio
Bragadin 119, dichiarò che in testa avevo il classico color menopausa e mi
riportò su toni biondi un po’ più accettabili. Da alora, vado a fare colore e
taglio esclusivamente da lui. Non usa colori già preconfezionati. Pino li
prepara con le sue manine. Taglia i capelli per farti sentire e vedere bella,
senza la classica gelosia della parrucchiera donna. In più, ha un salone tutto
suo, con clienti che vanno da lui da anni e anni. È quasi una istituzione nel
quartiere. All’epoca non sapevo che sarei venuta a vivere poco distante da lui
e ho scoperto la Balduina anche grazie al suo aiuto. Pino è un ottimo
parrucchiere ma prima ancora è una bravissima persona.
Fatto sta che, dopo 10 anni bionda di ogni forma e genere, mi
sono stufata. Allora ho cercato online tutti i colori esistenti e mi sono
convinta che se non è biondo, allora è rosso. Altri colori purtroppo non mi
stanno bene, essendo io color cadavere smunto. Ho visto rossi di tutti i tipi e
ho scelto un rosso chiaro, forte e acceso. Pino era preoccupato: temeva che,
dopo il cambiamento, non mi sarei piaciuta. Ma qui non cambia mai niente e se
succede qualcosa si tratta sempre di una rottura di scatole. Avevo bisogno di
un cambiamento radicale e visibile. A fine lavoro mi sono guardata allo
specchio e non riusivo più a smettere di guardare:
adoro il rosso!
Di certo lo terrò fino alla primavera, per tornare poi a un
biondo più resistente al sole e al sale. Ma intanto mi godo il mio nuovo rosso!
Il potere della convinzione: mi vedo rossa e mi sento meglio, come più forte e
determinata. Sarà che il rosso è il colore della forza e della passione, che da
solo dà un una sensazione di potenza… Mi piace da morire!
Dopo un decennio di aggressioni belliche, potreste pensare
che i miei capelli versino in condizioni disperate. In realtà non è così. Ho scoperto
anni fa due metodi fenomenali e naturalissimi che battono qualsiasi problema di
secchezza e crespo. Sono super economici, ottimali, assolutamente antiallergici
e senza effetti collaterali.
Maschera n. 1
Questa è la cura più semplice e facile da fare anche due o
tre volte a settimana.
Al supermercato o in un negozio bio (ma lì lo pagherete almen
il doppio) acquistate il latte di cocco, quello per uso alimentare. Si tratta
di un prodotto naturale e molto grasso usato di solito nella cucina asiatica.
Voi non lo mangerete, bensì ve lo spalmerete sulle lunghezze
dei capelli, lasciandolo in posa per circa 15 minuti. Siate generosi: dovete
sentire i capelli unti dall’olio di cocco e più lo lasciate e migliore sarà l’effetto.
Mediamente, però, un quarto d’ora basta e avanza.
Poi procedete a lavarvi normalmente i capelli con i vostri
prodotti soliti.
Una volta asciutti, sentirete i capelli morbidi e saranno
molto più lucenti. L’olio di cocco nutre in profondità, ammorbidisce e districa
benissimo. Se non avete i capelli lisci e sottili come me, potete anche usarne
una goccia per sistemare le punte dopol’asciugatura.
Io lo uso anche come idratante per gomiti e ginocchia. Una vera
manna, senza conservanti o agenti chimici sintetici.
Maschera n. 2
Per questa maschera vi ci vorrà un po’ più di tempo perché la
dovrete lasciare in posa per un bel po’. Vi consiglio di farla nel weekend,
quando nel frattempo ptete stare in casa e fare altro senza problemi.
Vi servono:
-
1
tuorlo d’uovo
-
2
cucchiai di olio d’oliva
-
1
spruzzata di limone
-
Miele
quanto basta per rendere il composto una crema piuttosto solida e spalmabile
-
Facoltativo:
potete aggiungere anche olio di cocco, oppure sostituirlo all’olio d’oliva. Come
preferite.
Mescolate tutti gli ingredienti insieme e spalmate il
composto sui capelli a partire dalla radice. Dovrebbe bastarvi abbondantemente.
Poi prendete un laccio per capelli al quale non tenete molto e fate una specie
di chignon, giusto per avere i capelli sul collo o sulle spalle. Con la
pellicola trasparente da cucina, fate un paio di giri intorno alle testa come a
creare un turbante e tenere tutto in ordine senza che nulla rimanga all’aria. Rimanete
così conciati per circa tre quarti d’ora.
Io nel frattempo studio o mi guardo un film o altro.
Poi, lavate tranquillamente i capelli con i vostri prodotti
soliti. Sentirete una puzza a dir poco terrificante, ma vi garantisco che il
risultato è eccezionale. I capelli saranno nutriti, morbidi, sani e pieni di corposità.
Fate questa maschera ogni due settimane, alternata con la maschera rapida all’olio
di cocco e vedrete che dopo un mesetto i vostri capelli saranno sani, lucenti e
morbidi.
È grazie a questi metodi naturalissimi che riesco a mantenere
i capelli in salute. Altrimenti, dopo tutte le tinte, decolorazioni, colpi di
sole e altro che ci ho fatto sopra, ormai sarebbero o caduti o completamente
secchi. Considerate che ho i capelli estremamente sottili e dritti e purtroppo
si vede parecchio se non sono in buone condizioni. Non si tratta di maschere
vegane, ma di certo vegetariane, quindi accessibili a tutti. Sono supereconomiche
e prive di conservanti o robaccia chimica che potrebbero darvi fastidio.
Mi semra molto strano parlare di salute dei capelli però,
alla fine, credo sia importante. Il nostro corpo è la nostra prima casa e per
questo dobbiamo mantenerlo in ottime condizioni. Se non ci curiamo della nostra
persona, è improbabile che riusciremo a curarci di altro e daremo l’impressione
di essere trasandati e maltenuti, lasciando spazio alle solite chiacchiere sui
disabili che, poveretti, non riescono ad avere un aspetto dignitoso. Non si
tratta di vanità, ma di normale e giusta manutenzione della nostra persona. Oltre
alla classica doccia con sapone seguita da deodorante (se frequentate i mezzi
pubblici oggi saprete che ormai questa abitudine sta diventando desueta e non
ha niente a che vedere con la disabilità purtroppo, ma solo con lo schifo che
certa gente fa), per le ragazze è importante curare anche i capelli e credo che
questi due metodi cheap ed efficaci siano una ottima alternativa a prodotti
chimici industriali. Ricordiamoci che qualsiasi cosa ci spalmiamo sulla pelle o
sui capelli viene poi assorbita, e di certo non vogliamo assorbire petrolio o
silicone!
Come sempre, si tratta di compiere due scelte consecutive. La
prima è la scelta tra l’incuria e la manutenzione dell’igiene e della cura
personale. La seconda ci fa scegliere tra l’opzione chimica e quella sana.
Let’s make the healthy choice!
Buon martedì a tutti!