Coronavirus, politica e economia. La speranza è la forma normale del delirio.





Il filosofo Emil Cioran dice che la speranza è la forma normale del delirio.
Parlano tutti ci coronavirus, il governo italiano ha dichiarato poco fa lo stato di emergenza, dopo che sono stati accertati due casi di infezione a Roma, e allora ne parliamo anche noi talpe.
Noi talpe non vediamo bene il presente, ma abbiamo un certo feeling per prevedere il futuro.
Ho molti pensieri e moltissime considerazioni che mi girano in testa in questo periodo, tra la situazione politica e, il crescente disagio sociale, il fortissimo squilibrio nell’organizzazione e nella gestione dello Stato, ingiustizie di ogni sorta, pericoli… Aggiungiamo adesso anche un atto quasi di guerra biologica scatenato dalla Cina…
Riordiniamo questo enorme bluff.
1.      Siamo guidati da un governo debole, non eletto, che esprime la minoranza del consenso popolare e che ha paura di assumersi qualsiasi responsabilità.
2.      Presidente del Consiglio dei ministri e Ministri chiave sono stati selezionati fuori dal Parlamento, indicati non dal popolo elettore bensì da soggetti che appartengono a una sovrastruttura non democratica. Mi chiedo per quale ragione dobbiamo mantenere e nutrire i 900 e oltre parlamentari, se in fin dei conti non amministrano la politica concreta.
3.      Il Paese è ingovernabile, grazie alla struttura conferita allo Stato dalla Costituzione repubblicana e dalle leggi elettorali che si sono succedute durante i vari governi. Somigliamo alla Repubblica di Weimar che ha condotto la Germania all’insorgenza del nazismo.
4.      Le infrastrutture del Paese, il vero e proprio scheletro che dovrebbe reggere il flusso dell’economia, appartiene o a privati o a potenze straniere travestite da privati.
5.      Non esiste una visione strategica a medio o lungo termine di dove vogliamo andare, cosa vogliamo fare, cosa vogliamo ottenere, quali sono le nostre priorità nazionali. Informazione non pervenuta da circa 80 anni.
6.      Lo Stato di diritto è morto. Qualunque sia il danno che hai subito, sappi che con estrema difficoltà sarai tutelato dallo Stato. Se un agente di polizia deve vedersi notificare una denuncia per falsa testimonianza quando stava svolgendo il proprio mestiere, esercitando il potere che è la legge stessa a conferirgli, giustamente lui inizia a difendere se stesso in primis, e poi un terzo che potrebbe addirittura nuocergli.
7.      Viviamo in un Paese che accetta serenamente che le cariche della magistratura siano scelte a tavolino dai partiti, anzi, dal partito, e va bene così. Continuiamo poi a sostenere che la magistratura sia indipendente quando è palesemente schierata.
8.      Disagio sociale crescente. Lo Stato in dissesto, in balia delle volontà di poteri terzi e stranieri, con una economia che va avanti grazie al moto inerziale spinto dai cittadini lavoratori, imprenditori e contribuenti (piccoli ma tantissimi, che fanno una estrema gola a quelli più in alto, perché tanto siamo indifesi ), che continua poi a dissanguarsi con iniziative stupide come il reddito di cittadinanza che sostiene l’inoccupazione e l’immobilismo, anziché l’attiva ricerca di lavoro, conduce automaticamnte e senza appello a un disastro sociale che pagheremo a breve e che forse abbiamo già iniziato ad accusare.
9.      Il mondo digitale è ormai un mondo parallelo e potentissimo, capace di distruggere e creare la realtà. La vita si sviluppa anche online, da anni, e non solo otteniamo l’effetto di una perdita di identità dell’individuo, non solo i giovani ne trarranno un danno all’intelletto incalcolabile, ma diamo spazio a un mondo non democratico, non selezionato, non controllato, dove di fatto diventiamo schiavi.
Ormai si stanno realizzando i libri di Orwell, che sembravano incredibilmente lontani dalla realtà ma adesso illustrano la nostra quotidianità.

Se George Soros a Davos la settimana scorsa fa un endorsement diretto in favore delle Sardine, allora anche i sassi possono arrivare a capire che stiamo parlando non di un movimento spontaneo, bensì di un gruppo costituito all’interno di uffici, volto a modificare l’assetto attuale della politica, della società e della gestione del potere. Vi presentiamo la Open Society che vuole abbattere ogni forma di identità sociale e nazionale. Peccsato che questa gente non capisca di essere vittima di un piano molto più grande e che, dall’altra parte, l’interlocutore è una serie di popoli che non hanno alcuna percezione della democrazia e della libertà,  e si fanno grassissime risate quando vedono quanto siamo morbidi.
Volete scommettere che al prossimo forum del PD saranno invitate le Sardine (così come ordinato da Prodi stesso la scorsa settimana in una sua intervista su Repubblica) e che cominceranno a ricoprire un ruolo predominante? Burattini nelle mani di banchieri e multinazionali che ambiscono esclusivamente al profitto, perché tanto loro non prendono la metro e non rischiano di essere rapinati, stuprati o infettati da qualche strano virus mortale creato in laboratorio.
E come lo vedete Mario Draghi alla Presidenza del Consiglio o alla Presidenza della Repubblica?
Di carattere sono un’ottimista convinta, ma a volte la speranza vacilla e forse è davvero una forma di delirio.
Svegliamoci, siamo alle porte di una dittatura e questa volta sarà più dura che mai, sottile e impalpabile. Eterea come internet.