Trentino che Poesia!


Ciao a tutti carissimi lettori e lettrici
Stasera mi sento di salutare nello specifico entrambe i sessi, dopo aver riscontrato che i termini “sindaca” w “ministra” sembrano essere tanto cari a tutte. In verità, a me sembrano delle inutili storpiature della lingua italiana che portano insito anche un certo senso denigratorio della carica ricoperta. Ma probabilmente, come sempre, faccio parte dell’opinione di minoranza.
Come avrete notato, il mondo sta andando a rotoli. Minacce di guerra tra Stati Uniti e Iran, prese di posizione di Israele, una costante carneficina in Libia che forse vedrà una separazione interna in stile Germania Est e Germania Ovest – con annessa assoluta perdita di rilevanza internazionale dell’Italia e pericolo imminente per gli interessi energetici nazionali nel Paese, dato che a quanto pare i pozzi andranno divisi tra Russia, Turchia e la cara Francia – e nello stesso momento noi siamo qui a lottare con l’umana miseria che soffoca i nostri giorni, tra prevaricazioni, abusi, maleducazione, a continua disgregazione della società e il drastico abbassamento del livello culturale generale. 

Però, e almeno è un punto a nostro favore, siamo cittadini del Paese più bello del mondo. E non è solo una mia considerazione patriottica e nazionalista. L’Italia è oggettivamente bellissima.
E dove sono andata di bello la scorsa settimana per la fine del 2019 ed il caloroso saluto di benvenuto al 2020?
In Trentino!
Forse scontato, magari banale, ma il viaggio in montagna con la neve è una delle esperienze più rigeneranti che si possano fare.
Ho alloggiato dal 30 dicembre al 6 gennaio (ovvero la mia festa) presso lo Sport Hotel Pampeago, nella località di Pampeago appunto sita nella piccola e deliziosa cittadina di Tesero, in provincia di Trento.
Si arriva in macchina oppure in corriere da Trento, la strada non è male e grazie al cielo la regione Trentino-Alto Adige è una Regione seria, quindi anche se i bordi fuori dalla carreggiata sono pieni di neve, il vostro percorso sarà comunque sicuro grazie al sale e alla cura che prestano gli addetti ai lavori.
Lo Sport Hotel Pampeago si trova proprio accanto all’impianto di risalita. È letteralmente al civico successivo. L’albergo è davvero molto grande, non disabled friendly però, quindi attenzione se vi muovete su carrozza. È molto semplice nella sua architettura e nella decorazione, però ha quell’atmosfera calda familiare, quasi da gigantesca baita, che rende tutto molto più confortevole e meno distante. Il cibo è molto buono, il personale rapido e attento. La stanza affacciava sulla montagna dietro la struttura, quella da cui si scende con gli sci oppure ciaspolando. Pulita, tranquilla, silenziosa nonostante la marea di piccoli bimbetti – solitamente urlanti e frignanti. sono stata davvero contenta di aver scelto questa struttura, davvero un’ottima opzione. Ciliegina sulla torta: la spa. Una piscina affollata di marmocchietti, sauna, bagno turco e vasca gelata. Un tocca sana dopo una giornata al freddo. E poi un bel bombardino per recuperare le energie per tirare almeno fino a cena. 

Come dicevo, proprio accanto all’hotel potete acquistare i biglietti per la seggiovia e trovate anche il noleggio sci e ciaspole. I prezzi non sono male, direi nella media in generale.
Salendo verso il primo rifugio, potete incontrare sia la scuola sci, sia una bella baita dove bere e mangiare comodamente seduti davanti a una vista eccezionale, sia partire per la vostra camminata a 2015 metri di quota.
Il tempo era spettacolare e il sole colorava tutto di una luce meravigliosa.
Su questo versante del Latemar ho fatto solo camminate. Chilometri e chilometri di camminate, inframezzate da utilissime fermate in rifugi stupendi. Lo scenario è da perdere la testa: neve, alberi, abeti, sentieri, piste da sci, baite private, crinali baciati dal sole, pupazzi di neve che spuntano senza preavviso… Fenomenale. Al pranzo dell’ultima camminata prima di ritornare verso Roma, nel rifugio sono entrati dei suonatori che hanno allietato i clienti con musiche tipiche. La degna conclusione di una vacanza eccezionale.

Dato che però Tesero sarà sede delle gare di sci nordico durante le Olimpiadi Milano-Cortina 2026, oltre ad ospitare proprio in quei giorni la Coppa del Mondo, sembrava quasi obbligatorio fare sci di fondo. Da Pampeago bisogna scendere a Tesero al lago per trovare il noleggio e la scuola. Altrimenti, allontanandosi un pochino, si va al passo di Lavazè ma questa località non la conosco e non so raccontarvi nulla.
Al lago di Tesero, oltre a piccoli bar deliziosi ideali per un bombardino o una cioccolata calda, trovate la scuola di sci nordico. Enrico, l mio maestro per ben 3 lezioni, è stato un fenomeno nell’insegnarmi i rudimenti dello sport. Io sono stata un po' meno fenomenale nel tentare di replicare quanto stesse cercando di infondermi. Forse non è vero che tutti i canottieri sono ottimi fondisti e viceversa. O forse io sono l’eccezione che conferma la regola. Ad ogni buon conto, dopo una serie di cadute utili per qualche puntata di Paperissima, sono riuscita a capire come andare avanti, come fare le curve e, con molta difficoltà, e come fermarmi. Frenare è davvero complicato. Nonostante il maestro non avesse particolare contezza della disabilità visiva e, dal canto mio, non mi ero informata se fosse possibile praticare sci nordico con qualche insegnante ad hoc prima di partire, ho avuto la fortuna di avere un insegnante empatico e molto preparato, talmente preparato sul suo sport che adattarlo al volo ai miei problemi di vista ha richiesto neanche 20 minuti. Qualche indicazione, qualche accorgimento che man mano scoprivamo insieme, e poi via sulla pista serenamente. Vorrei davvero ringraziarlo e mi piacerebbe molto poter proseguire sci nordico, uno sport favoloso, faticoso e rilassante. Ho delle gambe pazzesche!

Il percorso, che poi era quello della Coppa del Mondo, segue la ciclabile, che a sua volta era la vecchia linea ferroviaria prima del disastro dello Stava.
Nonostante sia uno sport popolarissimo da quelle parti, la pista è talmente lunga che non si sente la presenza di tanta gente. Anzi, un pomeriggio mi è capitato d sciare completamente da sola, sentendo solo il rumore degli sci sulla neve e il sibilo dell’aria che attraversavo nelle orecchie. Poesia pura.
Venendo dalla città si può rimanere un po' sorpresi di come vanno le corse in posticini piccoli piccolo come questi. È vita di paese dove tutti si conoscono e le vicende si svolgono proprio lì, mentre attraversare un po' lo spazio ed approdare in un’altra vallata sembra un viaggio che solo Verne potrebbe descrivere. È un tempo lento, ricco di emozioni ma povero di stress. Certo, sicuramente io non ho vissuto la quotidianità, la routine, in un posto del genere e non conosco le problematiche che inevitabilmente deve vivere la gente del posto. Però si sente che l’aria è diversa. Dopotutto, siamo a 1700 metri di quota e Roma dista 650 km. Direi che lo stress della metropoli è ben che lontano.

Tesero promossa, super consigliata e già nel mirino di una futura vacanza sugli sci! Magari questa volta riesco a sciare senza sembrare una negata totale!

XOXO